Differenze tra consolidamento statico e sismico

Differenze tra consolidamento statico e sismico

Quando si parla di Sismabonus spesso si fa riferimento ad interventi di consolidamento senza specificare a quale tipologia si faccia riferimento. Il Sismabonus ordinario (detrazione dal 70% al 85%) ha come presupposto il miglioramento di almeno una classe di rischio sismico,  verificando comunque che la struttura sia staticamente idonea a “portare” i carichi di servizio propri della destinazione d’uso dell’immobile. Con questo presupposto gli interventi volti al miglioramento della classe di rischio sismico sono tutti quegli interventi che aiutino la struttura a resistere ad un eventuale azione orizzontale provocata da un evento sismico. Con il Super Sismabonus 110% la platea di interventi ammessi a questa detrazione si è allargata, includendo interventi di puro consolidamento statico e cioè di interventi che aiutino la struttura a sopportare azioni indotte da carichi gravitativi.

Perché il consolidamento statico?

Il legislatore togliendo la premialità del miglioramento di almeno una classe di rischio sismico, da una parte disincentivato al consolidamento sismico delle strutture esistenti, ma dall’altro ha permesso di sanare deficienze strutturali assai più diffuse nel patrimonio edilizio italiano. Se pensiamo alla maggioranza delle costruzioni costruite a suon di condoni, senza accortezze e conoscenze tecniche, spesso il problema è proprio di natura statica. Se una struttura ha problemi dovuti a deterioramento, cattiva manutenzione, cattiva posa in opera dei materiali, è fin      troppo lungimirante pensare ad un consolidamento sismico poco invasivo e poco oneroso.
consolidamento statico
In questi casi il primo passo da fare è la messa in sicurezza statica dell’immobile.
E’ importante quindi sapere che la messa in sicurezza statica di un edificio oggi è agevolata con aliquota portata al 110%.

Perché il consolidamento sismico?

Quasi la totalità del territorio nazionale ricade in zona sismica e la maggior parte del patrimonio edilizio è vulnerabile al terremoto. Una situazione grave che dovrebbe incentivare le autorità e i mass media a divulgare la problematica maggiormente     , per sensibilizzare il più possibile la popolazione verso il tema della prevenzione.
consolidamento sismico
L’opportunità del Super Sismabonus 110% deve poter essere colta e perseguita dalla maggior parte dei cittadini che si trovano a vivere in case datate, che seppur in buone condizioni, rappresentano nella maggior parte dei casi un pericolo. Il terremoto purtroppo è un evento naturale non prevedibile e in molti casi devastante. Il manifestarsi dell’evento sismico può provocare seri danni se non addirittura vittime proprio per il crollo parziale o totale delle proprie abitazioni.  Se è vero che tante abitazioni hanno carenze strutturali anche solo per carichi gravitativi di esercizio, tante altre hanno carenze strutturali legati ad accorgimenti tecnici e metodologie costruttive, dovute alle minori conoscenze dei progettisti dell’epoca. Spesso in questi casi è possibile intervenire in maniera ottimale per raggiungere un buon livello di sicurezza nei confronti delle azioni sismiche.
È opportuno quindi informarsi, e rivolgersi a tecnici preparati e soprattutto sensibili al tema della sicurezza strutturale.
Per informazioni invia una mail a info@bonus-team.it

 

Giuliano Pepe

Ingegnere civile strutturista, specializzato in modellazione strutturale. Fin da subito ha collaborato in progetti di grande importanza a livello nazionale come la realizzazione del “Nuovo polo scolastico di eccellenza alberghiero ed agroalimentare di Ariano Irpino” ed internazionale come il nuovo “Tripoli International Airport, Tripoli (Lybia)”. Oltre alla progettazione di nuove costruzioni, si occupa di analisi di vulnerabilità, miglioramento/adeguamento sismico di strutture esistenti.

Comments (4)

  1. Avatar
    francesco
    29 Gennaio 2021 11:18 am

    Buongiorno sono uno strutturista che vi segue. Chiedo una cosa che non mi torna, non riesco a dare una risposta. Secondo lei , nel caso di interventi con nessuna classe di miglioramento sismico come devo compilare la seconda pagina dell’allegato b? Mi spiego meglio, cambio solo i solai in legno di un edificio, devo dimostrare che tra stato di fatto e stato di progetto non c’è stato un miglioramento? Cioe, devo modellare la struttura per dedurre la PAM e is-V (un lavoro che non farei mai per interventi locali di pura sostituzione)? Oppure faccio una valutazione con metodo semplificato lasciando la stessa classe tra opere prima e dopo?Oppure lascio in bianco i valori del della classe di rischIo? Ho provato a studiare e seguire corsi ma le risposte non le ho mai trovate. vorrei conoscere un vostro pensiero. Grazie

    1. Avatar
      29 Gennaio 2021 17:28 pm

      Buonasera Francesco, grazie per averci scritto.
      In merito al suo quesito si ritiene opportuna la classificazione del rischio sismico ante operam con metodo convenzionale o metodo semplificato (dove applicabile). Nel post operam si specificherà la mancanza del salto di classe di rischio.

      Le auguro una buona giornata.
      Saluti

      1. Avatar
        Antonio
        30 Gennaio 2021 22:03 pm

        Il nuovo allegato B consente anche un intervento locale senza aumento della classe di rischio. Ma non si deve dimostrare comunque un miglioramento sismico, secondo il dm2017 e aggiornamento 2020?
        Per cui con un consolidamento statico (micropali etc) come si fa a dimostrare un miglioramento?

        1. Avatar
          31 Gennaio 2021 18:42 pm

          Buongiorno Antonio, grazie per averci scritto.
          E’ assolutamente vero quello che lei dice, cioè che l’allegato B consente anche un intervento senza aumento della classe di rischio. La valutazione della classe di rischio Ante operam ,sia nel caso di successivo miglioramento sismico, sia nel caso di consolidamento statico, non è stata eliminata. L’unica grande modifica è apportata alla sezione riguardante lo Stato conseguente l’intervento (post operam) includendo la possibilità di non effettuare un salto di classe di rischio.
          La valutazione della classe di rischio è sempre bene effettuarla, perché permette al progettista di capire meglio lo stato di salute dell’edificio oggetto di intervento e fa sì che i cittadini sappiano il livello di sicurezza della loro abitazione, auspicando quindi una sensibilizzazione verso la prevenzione.

          Saluti

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