Requisiti acustici passivi nel sistema a cappotto

Requisiti acustici passivi nel sistema a cappotto

I requisiti acustici passivi sono un insieme di caratteristiche da rispettare per contenere l’inquinamento da rumore all’interno degli ambienti abitativi. L’isolamento acustico è una materia complessa che deve tener conto di molteplici fattori di natura diversa e prendere in considerazione sia le fonti di rumore presenti nell’ambiente circostante dell’unità immobiliare oggetto di riqualificazione, sia le modalità di diffusione del rumore all’interno dell’edificio stesso, sia fattori soggettivi e di carattere personale dell’individuo che utilizza gli ambienti che in alcuni casi portano la progettazione del sistema termoacustico a livelli massimi di valutazione. In tempi di “Superbonus” è facile trovarsi dinanzi a pseudo esperti del settore edilizio; ci troviamo quotidianamente ad imbatterci con i più disparati pareri anzi, dicerie, di persone che non hanno mai avuto formazione ed informazione circa l’opportunità e l’importanza di una corretta progettazione per l’isolamento termico e ancor più importante se si parla di confort acustico legato a quest’ultimo.

I requisiti minimi, DPCM 5/12/1997

In ambito di requisiti minimi dell’isolamento acustico nell’applicazione di un sistema a cappotto degli edifici ci riferiamo a livello nazionale al non troppo vetusto DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e ai più recenti chiarimenti e circolari ministeriali integranti quest’ultimo, che specifica le prestazioni minime di isolamento ai rumori degli edifici, individuando i limiti da rispettare per:
  • Isolamento dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari
  • Isolamento dai rumori esterni
  • Isolamento dai rumori da calpestio
  • Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo
  • Tempo di riverbero (per aule e palestre delle scuole).
Nel XXI secolo fortunatamente possiamo contare delle più disparate tecnologie che uniscono nel contempo confort termico e acustico. Si predilige per facile disponibilità nel mercato edile e per convenienza economica la soluzione con applicazione di pannelli fibrosi quali ad esempio la lana minerale in intercapedine oppure direttamente sul paramento esterno dell’involucro edilizio ed aventi caratteristiche fonoisolanti (con capacità di riflettere il suono che lo colpisce, impedendone il passaggio e proteggendo gli ambienti dai rumori esterni) e fonoassorbenti (in grado di assorbire l’energia sonora e a ridurre il riverbero grazie ad alcune caratteristiche come la loro geometria, la porosità e la densità). E’ infine auspicabile porre all’attenzione di tutti i consumatori, proprietari di immobili e non, direttamente interessati a porsi l’obiettivo di trascorrere la vita in una condizione di confort abitativo, di non lasciare al caso la scelta del tipo di intervento da eseguire o del tipo di materiale da utilizzare bensì di affidarsi a professionisti del settore.        
Simone Renda

Iscritto al Collegio dei Geometri e Geometri laureati della Provincia di Roma al n.10555 dal 31/05/2011 esperto nel settore urbanistico-catastale, di recupero del patrimonio edilizio esistente, certificatore energetico e operatore termografico di II livello.

One Comments

  1. Avatar
    Giuliana
    17 Gennaio 2021 13:26 pm

    Non sapevo questa cosa!!
    Grazie mille

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